La nostra storia
Già proprietaria della capitale della Costa Azzurra, la vedova Schmitz, come era conosciuta, decise di ampliare il suo hotel sul Quai du Midi (oggi Quai des Etats-Unis). Consapevole del forte potenziale della vista sul mare per differenziare il suo hotel dalla concorrenza, orientò l'ingresso dell'albergo su questo asse, offrendo ai suoi ospiti una vista senza ostacoli sul mare blu profondo. L'hotel Beau Rivage attrae tutte le celebrità che l'Europa ha da offrire. La gente viene qui in inverno, quando la stagione turistica è in pieno svolgimento.


visitatori illustri
L'hotel Beau Rivage vive e si evolve nel tempo.
È sempre stato, e lo è tuttora, il pied-à-terre nizzardo di personalità rinomate come : Thérèse de Lisieux mentre si reca a Roma, Charles de Freycinet, il primo
Ministro civile della Guerra nel 1888 e nel 1890, Anton Cechov nel 1891, la regina vedova Maria Pia del Portogallo, che vi trascorse più di tre settimane con il figlio Duca di Porto e il suo seguito nel 1896 e vi ritornò nel 1900 e nel 1902.
Henri Matisse posò i pennelli al Beau-Rivage nel dicembre 1917. Alloggiò nella stanza n. 89 che si affacciava sul "grande blu" e fu per lui una fonte inesauribile di ispirazione, visto che vi dipinse diverse tele, tra cui La mia camera al Beau-Rivage e Interno con violino.
Dopo la prima guerra mondiale, si passa dalla Belle Epoque alla Folle Epoque e l'hotel accoglie gli autori americani della generazione perduta: Thomas Boyden nel gennaio 1924, poi Francis Scott Fitzgerald, che vi trascorre due settimane nel 1929.
Tempi moderni
All'inizio degli anni '80, l'hotel chiuse i battenti. Ha riaperto nel 1987, concentrandosi ora sulle strade della Vieux Nice.
Nel 2004 è stato ristrutturato da Jean-Michel Wilmotte, che ne ha disegnato anche l'arredamento.
Si è trattato di un intervento delicato e discreto che ha conferito al locale un fascino e una sobrietà che faranno gola sia ai turisti che ai clienti commerciali.


Lo spirito Nicois
Appena entrati, si percepisce un senso di calma e serenità. Design contemporaneo e un'atmosfera chic e raffinata fedele all'identità di Nizza, il tutto nello spirito di un boutique hotel: poltrone e divani confortevoli, cuscini in ciottoli di pietra viva realizzati dalla della designer nizzarda Stéphanie Marin, i tavoli di ciottoli dell'artista Bernard Reyboz, il legno biondo e i tocchi di azzurro come un ricordo del mare e del cielo.
Anche le persiane, tipiche della regione, aggiungono quel fascino deliziosamente nizzardo. Le pareti sono decorate con dipinti di artisti che evocano la storia della città.albergo.
Un invito a recarsi a Nizza.